AIUCD 2025 – Diversità, equità e inclusione: sfide e opportunità per l’informatica umanistica nell’era dell’intelligenza artificiale
Il XIV convegno annuale di AIUCD si terrà a Verona nel giugno 2025, organizzato dalla Digital Arena for Inclusive Humanities (DAIH) dell’Università degli Studi di Verona. Il tema del convegno sarà “Diversità, Equità e Inclusione: Sfide e Opportunità per l’Informatica Umanistica nell’Era dell’Intelligenza Artificiale” e rappresenta un’occasione unica per affrontare tematiche di rilevanza cruciale in un momento storico in cui l’integrazione tra tecnologia e discipline umanistiche è sempre più necessaria. In un mondo in cui l’intelligenza artificiale sta ridefinendo i confini del sapere, è fondamentale esplorare come questa trasformazione possa essere guidata da principi di inclusività ed equità. I temi trattati, come Digital Humanities e Inclusione, non solo evidenziano l’importanza di una rappresentazione diversificata nel campo delle scienze umanistiche, ma pongono anche l’accento su come gli strumenti digitali e computazionali possano essere utilizzati per democratizzare l’accesso al sapere e alla cultura.
Il convegno rappresenta un’occasione di confronto su larga scala nei diversi ambiti di ricerca delle Digital Humanities, con un’attenzione particolare alle tematiche dell’inclusione. In un mondo in cui l’intelligenza artificiale sta ridefinendo i confini del sapere, è infatti fondamentale esplorare come questa trasformazione possa essere guidata da principi di inclusività ed equità.
Mentre un track del convegno sarà dedicato esclusivamente a questa tematica, tutte le diverse anime delle Digital Humanities ne sono in vario modo investite. A partire da quella più puramente computazionale, che necessita di meglio comprendere i propri strumenti per contrastare bias e distorsioni, ma che può anche utilizzarli per democratizzare l’accesso al sapere e alla cultura. Accesso il quale, a sua volta, può essere favorito da buone pratiche nella digitalizzazione di opere e documenti, supportando per esempio la codifica di edizioni digitali accessibili per ogni tipo di utenza. Nell’ambito della rappresentazione della conoscenza, poi, il concetto di accessibilità è già inscritto al cuore dei principi FAIR (Findability, Accessibility, Interoperability, Reusability), i quali necessitano di una sempre più virtuosa applicazione in seno alle pratiche di preservazione del patrimonio digitale. Preservazione la quale, infine, è al centro delle sfide contemporanee per garantire che l’eredità culturale non solo sia salvaguardata, ma anche resa accessibile e comprensibile a un pubblico globale e diversificato.
Sono quindi incoraggiati interventi pertinenti ai seguenti assi portanti della conferenza:
1) Digital Humanities e inclusione
Si accolgono proposte relative alle tematiche dell’inclusione nell’ambito delle Digital Humanities sotto molteplici aspetti: dall’accessibilità a livello di ricerca, didattica, infrastrutture e divulgazione, alle pratiche per il superamento delle disparità di genere, economiche, sociali e culturali. Gli specifici temi di interesse includono: la rappresentazione delle minoranze nei progetti digitali; l’accessibilità delle risorse digitali per comunità svantaggiate; il ruolo delle Digital Humanities nel colmare il divario digitale; approcci metodologici innovativi per rendere i progetti digitali più inclusivi e partecipativi.
2) Archivi ed edizioni digitali
Si accolgono interventi di tipo metodologico e applicativo su: a) rappresentazione e organizzazione delle tecniche e criticità nel campo della digitalizzazione, dell’organizzazione del patrimonio nato digitalmente e delle modalità della sua archiviazione; b) temi, questioni, applicazioni inerenti alle edizioni scientifiche digitali, alle modalità di visualizzazione e interrogazione dei testi disponibili in rete nelle varie modalità di codifica.
3) Metodi computazionali
Si accolgono interventi che esplorino metodi e strumenti per l’analisi computazionale del patrimonio culturale, inclusi approcci avanzati basati sulle tecnologie più all’avanguardia nell’ambito dell’Intelligenza Artificiale. Si incoraggiano inoltre riflessioni sullo stato dell’arte, fino ai più recenti quadri teorici di riferimento, con l’obiettivo di evidenziare sviluppi e prospettive future nel campo. Sono inclusi gli approcci per l’analisi di testi letterari e corpora, che tocchino da un lato i modelli computazionali per la critica letteraria, dall’altro le ricerche di linguistica computazionale e le tecniche di elaborazione del linguaggio naturale. Si accolgono anche interventi su metodi di analisi e visualizzazione come Network Analysis e Mapping.
4) Rappresentazione di dati e conoscenza
Particolare attenzione sarà riservata alle riflessioni sull’organizzazione della conoscenza e sull’impiego di tecnologie del Semantic Web e dei Linked Open Data. Si accolgono proposte di progettazione di modelli concettuali, grafi di conoscenza, ontologie e tecnologie del Semantic Web per i Beni Culturali e le Digital Humanities, di creazione di dataset e applicazioni conformi ai principi FAIR, di produzione di Linked Open Data nei settori dei Beni Culturali e delle Digital Humanities, di estrazione automatica di metadati, entità e modelli da risorse del patrimonio culturale.
5) Preservazione della memoria e del patrimonio digitale
Sono attesi interventi riguardanti la conservazione della memoria e del patrimonio culturale digitale, incluse specifiche riflessioni sulla preservazione degli esiti delle ricerche in Digital Humanities e dei progetti scientifici digitali.
Sono incoraggiati anche interventi sulle criticità infrastrutturali e sui problemi di sostenibilità dei progetti legati alla digitalizzazione e alla conservazione di collezioni nate digitalmente, nonché proposte per la messa in atto di buone pratiche che garantiscano, oltre alla preservazione, anche l’accesso effettivo al patrimonio.
Formato e modalità di invio delle proposte
Il convegno prevede la partecipazione tramite intervento orale (paper) o poster.
Nella fase di proposta si richiede alle autrici e agli autori di specificare in quale modalità intendono presentare l’articolo, se con una comunicazione orale o con un poster. A seguito della peer review, il Comitato Scientifico potrà decidere se il contributo accettato sia più adatto a una comunicazione orale o a una presentazione a mezzo poster. Si precisa che non c’è differenza di qualità tra i contributi assegnati all’una o all’altra modalità di presentazione: gli interventi orali sono di norma più adatti a riflessioni teoriche e metodologiche, anche connesse a esperienze sul campo; i poster, eventualmente affiancati da demo, sono particolarmente adatti alla descrizione di specifici progetti, strumenti, risorse digitali.
Tutte le proposte devono essere inviate nella forma di contributo di un minimo di tre (3) pagine fino a un massimo di cinque (5) pagine, bibliografia esclusa.
Il formato di presentazione dei contributi deve attenersi al template (aggiornato rispetto agli anni precedenti) e alle indicazioni che si trovano nella pagina relativa alle Informazioni per gli Autori. Contributi che non si attengano al template e alle indicazioni saranno rifiutati senza entrare nel merito del contenuto.
Non sono tollerati né il plagio né l’auto-plagio. Si ricorda che uno strumento di controllo del plagio potrà essere applicato ai contributi inviati. L’utilizzo di Large Language Model (LLM), come ChatGPT, non è consentito a meno che il testo generato non sia presentato come parte dell’analisi sperimentale, o che l’IA generativa sia stata utilizzata solo per la modifica e perfezionamento del lavoro degli autori. Tutti gli utilizzi dovranno comunque essere esplicitamente dichiarati nel contributo inviato.
I contributi devono essere inviati, esclusivamente in formato PDF, usando la piattaforma che sarà messa a disposizione sul sito del convegno il 12 dicembre 2024.
Il contributo deve essere anonimizzato togliendo i nomi degli autori e i riferimenti interni, nei limiti del possibile, senza che ciò impedisca una valutazione accurata della proposta da parte dei revisori.
È possibile presentare in qualità di primo autore di contributo, un massimo di due proposte nei cinque track della call. In sede della conferenza è possibile presentare al massimo due contributi, di cui si è autori o coautori, tra quelli eventualmente accettati. In ogni caso, perché il contributo sia accettato è necessario che almeno uno degli autori si iscriva al convegno.
Le lingue ufficiali della conferenza sono l’italiano e l’inglese. La scelta dell’una o dell’altra per il contributo non è vincolante per la comunicazione in sede di convegno.
Criteri di valutazione delle proposte
Le proposte saranno valutate attraverso un processo di revisione “a doppio cieco”. Ciascun contributo sarà sottoposto ad almeno due revisori. La valutazione delle proposte sarà condotta sulla base dei seguenti criteri:
- attinenza del contributo alle finalità della conferenza;
- innovatività e rilevanza del contributo;
- rigore metodologico;
- analisi critica della letteratura sui temi trattati e bibliografia pertinente e aggiornata;
- adeguatezza dell’impostazione teorica e concettuale rispetto al dominio di riferimento;
- qualità dell’esposizione e adeguatezza dell’organizzazione del contributo;
- atteggiamento critico verso le strategie adottate e gli strumenti in uso;
- replicabilità dei risultati descritti (con l’eccezione per le riflessioni teoriche).
Pubblicazione degli atti
Le proposte approvate in via definitiva saranno pubblicate, come Conference Proceedings con DOI e ISBN, liberamente consultabili dal sito del convegno e dal portale di «Umanistica Digitale» alla voce Book of Abstracts and Proceedings.
Premio “Giuseppe Gigliozzi”
AIUCD offre due premi di 300 euro ciascuno per giovani studiose e studiosi non strutturati (studenti/esse, dottorandi/e, borsisti/e, assegnisti/e) che presentino proposte accettate alla conferenza: un premio è dedicato ai poster e uno ai paper.
Le modalità di partecipazione saranno pubblicate sulla pagina dedicata del sito dell’Associazione.
Scadenze
La scadenza per la presentazione delle proposte è fissata per le ore 23:59 del 12 gennaio 2025 (CET/GMT+1).
Informazioni sull’accettazione verranno comunicate agli autori entro il 7 marzo 2025.
La versione camera ready deve essere inviata entro il 28 marzo 2025.